Navigare nella sicurezza: capire le norme sui parapetti anticaduta in Italia

Nel campo delle costruzioni e del design architettonico, la sicurezza è di primaria importanza. Tra le molteplici misure di sicurezza implementate per prevenire incidenti sul luogo di lavoro, il parapetto anticaduta riveste un ruolo fondamentale. Ma quali sono le norme da rispettare per i parapetti anticaduta in Italia? Sono essenzialmente tre i riferimenti legislativi a cui dobbiamo prestare attenzione.

Il primo di questi è la norma UNI EN ISO 14122-3, che stabilisce specifiche precise riguardo l’altezza, lo spazio tra i corrimano, la distanza tra i montanti e la tavola fermapiede. Per essere conforme a questa norma, un parapetto anticaduta deve rispettare specifiche misure in termini di dimensioni e spaziature.

Il secondo riferimento importante è fornito dalle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018. Questa serie di regole, raggruppate in un documento ufficiale, fornisce indicazioni specifiche riguardo allo stress che ciascun parapetto deve essere in grado di sopportare. Queste norme prevedono, infatti, che il carico orizzontale sia uniformemente distribuito sul corrente superiore del parapetto.

Infine, il D.Lgs. 81/2008 si pone come punto di riferimento in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, fornendo una serie di indicazioni specifiche riguardanti, tra le altre cose, l’altezza del montante verticale, la disposizione delle correnti e l’altezza della tavola fermapiede.

Comprendere queste normative non è solo una questione legale, ma anche e soprattutto di sicurezza. Rispettare queste indicazioni significa, infatti, garantire un ambiente di lavoro più sicuro per tutti. Quindi, la prossima volta che verrà installato un parapetto anticaduta, ricorda l’importanza di queste tre normative italiane.