Quando si parla di scambiatori di calore si prende in considerazione un innovativo sistema nel quale il calore viene trasferito da un fluido caldo a uno freddo, consentendo così il risparmio di quanta più energia possibile dai gas di scarico. Si tratta dunque un organo preposto all’assorbimento dell’energia in una caldaia a gas ed è largamente utilizzato nei frigoriferi, nelle stufe e nei condizionatori. Inoltre si parla sempre più spesso di scambiatore di calore olio acqua, una divisione necessaria che si articola tra gli scambiatori industriali. Vediamoli nel dettaglio:
Come funziona uno scambiatore di calore?
Il passaggio dal caldo al freddo avviene attraverso la combustione di gas che scaldano l’acqua. Mentre avviene la combustione l’acqua attraversa i tubi e assorbe energia termica. Il termine scambiatore indica, infatti, lo scambio termico tra i gas che si raffreddano e l’acqua che si riscalda.
Qual è lo scopo di uno scambiatore di calore?
Questo straordinario sistema permette di riscaldare o raffreddare gli edifici, dare sostentamento ai motori delle macchine e garantire il corretto funzionamento di grandi impianti. Adottare un sistema che controlli gli sprechi delle risorse è oggi più che mai fondamentale, spesso nelle centrali elettriche i gas contengono calore che si disperde all’esterno mentre, grazie allo scambiatore olio, è possibile posizionare i condotti di scarico.
Quali tipi di scambiatori esistono?
- Scambiatore a fascio tubero: questo sistema presenta tubi metallici nei quali circola il primo fluido, e involucri sigillati nei quali passa il secondo fluido.
- Scambiatore a piastre: questo sistema è dotato di lastre sottili in metallo che consentono di scambiare il calore in rapidità.
Dove acquistare uno scambiatore? Da OMT Group
Per scambiatore olio è possibile rivolgersi a OMT Group, un’azienda specializzata in scambiatori di calore aria-olio e scambiatori di calore olio acqua. Nel primo caso sono sistemi installati su linee di ritorno dei circuiti oleodinamici e garantiscono la massima resa termica. Nel secondo caso, invece, si tratta di scambiatori a fascio tubero costruiti su tubi lisci di piccolo diametro e idonei al raffreddamento di impianti oleodinamici.