Se temi di avere problemi di narcolessia puoi avere fin da ora una diagnosi chiara. Il primo passo, per chi teme di soffrire di narcolessia, è la conoscenza esaustiva della malattia, così da sapere quali comportamenti attuare, a favore della propria salute.
Come riconoscere i sintomi della narcolessia
La narcolessia è una malattia a carico del sistema neurologico della persona. Chi ne soffre accusa una precisa sintomatologia inerente al disturbo del sonno. La narcolessia porta a notti pressochè insonni, agitate, che conducono ad una importante mancanza nel riposo.
Di giorno, si accusa invece una spossatezza ed una sonnolenza ingestibile. Ci si deve per forza coricare, al fine di cedere all’esigenza di riposare. Va da sé che, la vita di un narcolettico, è soggetta ad uno scompenso di alto livello. Mancando la regolare distribuzione di rigenerazione notturna, nell’alternanza giorno/notte, tutta la vita della persona accusa una ricaduta pesante sulle prestazioni personali, quali le funzioni fisiologiche, le prestazioni lavorative personali.
La diagnosi della narcolessia viene svolta in ambito sanitario ed ha una durata di più giorni. Questo permette agli specialisti di avere un campione comportamentale dell’individuo, in merito al sonno quotidiano e notturno.
Se è vero che si tratta di una malattia comunque rara, allo stesso tempo esistono alcuni farmaci – consigliabili dal tuo specialista – in grado di contenere gli effetti principali, come la caduta improvvisa da uno stato di veglia ad uno di sonno.
La diagnosi è fondamentale per consapevolizzare le ragioni del proprio malessere ed intraprendere tutti i consigli che il professionista saprà fornire a chi soffre di narcolessia. Va detto, altresì, che non vi è ad oggi una cura per questa malattia. A maggior ragione, è davvero bene chiedere al nostro specialista come potenziare la dieta, i sonnellini che comunque dovranno essere fatti dalla persona. Limitare i danni si può!